Le unità di misura di un gruppo elettrogeno sono:
VOLT (V) che misura la forza elettromotrice e la differenza di potenziale, rappresenta la tensione che, applicata alla resistenza di 1 Ohm fa circolare la corrente di 1 Ampere sviluppando la potenza di un Watt;
AMPERE (A) unità di misura dell'intensità della corrente elettrica;
WATT (W) unità di misura della potenza elettrica, pari a 1 Joule al secondo (1Kw=1000 Watt);
VOLTAMPERE (VA) unità di misura della corrente apparente di una corrente alternata pari a 1 Volt moltiplicato per 1 Ampere (1 kVa = 1000 VA);
COSFI' (o fattore di potenza) costante attraverso la quale è possibile convertire i VA in Watt pari a 0,8 in una corrente trifase e a 0,9 in una corrente monofase, ciò significa che un generatore di 1 kVa trifase eroga 0,8 Kw e 1 kVa monofase eroga 0,9 Kw.
Tutto ciò è importante in relazione al carico (ovvero la potenza assorbita da una macchina elettrica) e si può così suddividere:
Resistivo
Induttivo
Un carico resistivo è ad esempio una stufa elettrica, un ferro da stiro, un saldatore a stagno....un forno ( da cucina o industriale).
Un carico induttivo è quello di un phon, di un utensile tipo trapano o frullino, di un motore elettrico in genere.
Mentre il carico resistivo è più o meno pari alla potenza in continuo fornita dal generatore, cioè una stufa da 1000 Watt può essere azionata da un generatore da 1000 watt nel carico induttivo ciò può richiedere anche il doppio della potenza.
Ciò dipende dal fatto che un motore elettrico genera un picco di corrente all'avviamento, chiamato spunto che spesso è pari al doppio del consumo effettivo a regime.
Nel valutare l'acquisto di un generatore occorre quindi valutare l'uso che se ne farà, quali utensili dovrà servire ad esempio: per alimentare un elettrocompressore il cui motore assorbe 1,5 kW occorre un generatore che eroghi almeno 3,3 kW di potenza massima.